Gli anni di piombo in Italia – 7 Corriere della Sera

“Non sai, non sai che tempi erano quelli. Ci hanno cancellati. Sono rimasti solo gli assassini”

Gli anni di piombo in Italia – 7 Corriere della Sera

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Parlando con la scrittrice Marta Barone, in un lungo pomeriggio prima della vigilia di Natale, ho ripensato a una sera d’agosto di vent’anni fa. Una signora dai capelli cortissimi, quasi rasati, mi raccontò la storia di suo fratello, rapito e poi ucciso. Una donna sola in vacanza e una bambina curiosa che ascoltava stranamente in rigoroso silenzio. Quella storia, capii molti anni dopo, era quella di A.M.: Aldo Moro.

La nostra conversazione, per 7 Corriere della Sera, riflette su questo: il rapporto dei trentenni con gli anni di piombo, ma anche di come la nostra generazione si relazioni con la memoria, di come l’Italia non abbia ancora davvero fatto i conti con la narrazione di quel periodo che non sia solo quella delle stragi. E naturalmente di Città sommersa, edito da Bompiani, “di scrittura, di un ragazzo, di politica, di anni Settanta, di oblii involontari o perfettamente consapevoli e dell’incapacità cronica di questo Paese di prendersi sulle spalle la propria storia”.

“Il nostro Paese non rispetta la sua memoria, né la propria storia. Per gli anni 70 c’è stata un’ eliminazione del racconto che non sia solo quello del terrore. La lotta armata è diventata attraente anche per chi legge. Agata, un personaggio del libro, mi dice: “Non sai, non sai che tempi erano quelli. Ci hanno cancellati. Sono rimasti solo gli assassini”.

(7 Corriere della Sera, 10 gennaio 2020)

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